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La PoliticaIl Principe ereditario Umberto di Savoia visitava la Pizzeria Negri ogni qualvolta si trasferiva per il periodo estivo nella Residenza Reale di Persano in compagnia della consorte Maria Jose` del Belgio o quando, spesso, era in zona per visitare gli allevamenti equini della “Real Razza” di Persano, che rifornivano dei migliori puledri la Cavalleria regia.
I Reali erano soliti cenare nella saletta che costeggia la veranda, da allora nota come sala “Principe di Piemonte”
, ove tutt’oggi è custodita la sedia di legno, laccata d’oro, che riporta data e autografo del Principe ereditario. Era il 19 maggio del 1936 quando il Principe Umberto arrivò a Pontecagnano Faiano con un lungo corteo di automobili al seguito e fece il suo ingresso trionfale in Pizzeria fra due schiere di cameriere, nella nota divisa, che con le mani alzate avevano formato un sorta di arco sotto cui il Reale fu accolto dal Commendatore Negri.
Nel ventennio fascista, il Locale, la cui notorietà era ormai indiscussa, fu meta frequente di gerarchi fascisti e volti noti del regime, quali Pietro Badoglio e Achille Starace e, dopo il successivo sbarco degli Alleati sulle coste di Pontecagnano, di ufficiali americani e inglesi che ne affollavano le sale. Alfonso Menna, storico sindaco di Salerno dal luglio 1956 all’ottobre 1970, era un ospite frequente della Pizzeria; spesso capitava che dopo riunioni politiche particolarmente importanti si recasse a cenare in Pizzeria. Ospite assiduo era anche Emilio Colombo, uno dei più giovani deputati eletti all’Assemblea Costituente del 1946, titolare di diversi dicasteri negli anni che vanno dal 1955 al 1983. Ogniqualvolta era di passaggio per recarsi nella sua Potenza, si fermava a cenare alla Negri in compagnia dell’autista, cosa particolarmente rara in quel periodo per un politico noto come lui. Altro cliente abituale era Fiorentino Sullo, politico campano, ministro dei Lavori Pubblici dal 1962 al 1963, dei Traporti nel 1960 e della Pubblica Istruzione dal 1968 al 1969.