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Persano

Persano

PersanoOriginariamente di proprietà della famiglia De Rossi, il feudo rustico di Persano fu acquistato nel marzo del 1758 da Re Carlo di Borbone il quale, da appassionato cacciatore, diede ordine, nel 1752, di far costruire la Real Casina di Caccia, alla cui ristrutturazione qualche anno dopo partecipò anche Luigi Vanvitelli.Nel corso del Settecento la Casina ospitò artisti e politici: tra i più noti, lo scrittore Goethe, lo zar di Russia, Metternich ed il pittore Hackert, che vi concluse il ciclo pittorico delle “Quattro Stagioni” in cui l’inverno è riprodotto come una scena di caccia nella tenuta reale, con vista sulla collina di Altavilla e sull’Alburno imbiancati di neve.
Durante il suo regno, Carlo di Borbone volle creare una razza da sella che avesse attitudini particolari per la caccia. Inizialmente incrociò alcuni esemplari locali di derivazione orientale con 4 stalloni che ebbe in dono dall’ambasciatore turco – El Haji Hussein Effendi, in visita a Napoli dopo la firma del Trattato di Pace e di Commercio con l’Impero Ottomano.
Così nel 1740 fu fondata l’omonima razza, il “Persano” che, per un secolo e mezzo, fu il punto di riferimento per l’allevamento equino di tutto il meridione. Il prestigio di tale razza raggiunse l’apice ad inizio Ottocento, quando la cavalleria napoletana guidata da Gioacchino Murat partecipo` alle campagne napoleoniche e lo stesso imperatore corso lodò più volte i cavalieri nostrani definendoli “diavoli bianchi” dal colore delle caratteristiche uniformi. Successivamente, con la sconfitta militare dei Borboni, la gestione passo` al Ministero della Difesa.
Nel 1874, però, un decreto del ministro Ricotti stabilì la soppressione della razza; tutti i cavalli furono venduti. La svolta si ebbe il 14 novembre 1900, quando il governo decreto` “la ricostituzione della razza” e Persano divenne nuovamente centro di allevamento di una selezionata razza equina al servizio dei diversi reggimenti di cavalleria.